Usare un comune pirografo per saldare fogli di plastica come fa il "Photo Sleeve Fuse"

Ho voluto verificare di persona se con un pirografo, anche di fascia economica, nel quale non è possibile impostare la temperatura desiderata, fosse possibile saldare tra loro fogli di plastica proprio come fa il "Photo Sleeve Fuse", lo strumento della "We R memory Keepers" nato per il project life e lavori creativi vari, tra cui realizzare tasche porta "quello-che-vi-pare".

Il problema è che il  "Photo Sleeve Fuse" lavora a temperature molto più basse (220-240°C secondo le indicazioni riportate da questo sito), rispetto ad un pirografo che raggiunge invece 450/550°C. Quindi si tratta sostanzialmente di capire se le alte temperature dei pirografi sono o meno un ostacolo al raggiungimento dell'obiettivo.

Le prove sono state eseguite con il pirografo della Crelando, venduto dalla LIDL. Si tratta di un modello a penna che raggiunge la temperatura massima operativa di 550°C. Ho inoltre utilizzato solo le punte in dotazione al pirografo stesso. 

In un precedente tutorial invece, avevo testato, sullo stesso pirografo della Crelando, le punte del "Photo Sleeve Fuse", potete vedere qui i risultati.
 
Dopo le prove eseguite con 3 diverse punte, posso confermare che saldare fogli di plastica con un pirografo non solo è possibile, ma si possono ottenere risultati soddisfacenti. Naturalmente bisogna utilizzare la giusta punta e osservare alcune  accortezze.




INDICE


Esito delle prove

NOTA SULLE PROVE ESEGUITE Tutte le prove sono state realizzate con il pirografo portato alla sua massima temperatura di 550°C | I pezzi/fogli di plastica utilizzati provengono da rotoli per ricoprire libri della stessa marca (per differenziarli ho usato colori diversi) | Sono state eseguite 2 tipologie di prove: una saldatura lungo tutto il pezzo e una saldatura su un'area limitata.
 
AVVERTENZA  Quando usate il pirografo, aprite le finestre se siete in ambiente chiuso. Sebbene non ci sia combustione vera e propria, si possono sempre produrre fumi (spesso impercettibili), è importante quindi aerare la stanza per disperderli.

Punta conica stondata [**********]

Punta che supera la prova con risultato soddisfacente. Il segno lasciato dalla punta sulla plastica è pulito e senza sbavature. La saldatura risulta resistente. Si rileva la formazione di leggere, quasi impercettibili onde. 
Prova su punta Conica Stondata

Punta conica fine [**********]

Punta che offre la migliore prestazione. Il segno lasciato dalla punta è pulito e sottile, le saldature comunque ben riuscite e resistenti. Non si rilevano formazioni di onde sulla plastica. Bisogna modulare bene la velocità con cui si passa la punta sulla plastica, movimenti troppo rapidi possono impedire la saldatura tra i fogli. 
Prova su punta Conica Fine

Punta a scalpello [**********]

Punta non adatta per saldare fogli di plastica. Non supera la prova. Il segno lasciato al passaggio della punta è discontinuo e frastagliato. Il calore eccesssivo trasmesso da una superficie maggiore di contatto con la plastica, produce delle saldature irregolari che creano zone di tensione nelle aree circostanti, portando alla formazione di onde. Per passaggi più lenti, si è prodotto del leggero fumo.
Prova su punta a Scalpello

Suggerimenti per ottenere un buon risultato

Non c'è dubbio che uno strumento come il "Photo Sleeve Fuse" rende tutto più semplice... dopo tutto è stato pensato appositamente per lavorare sulla plastica e dunque il suo utilizzo non solo è più rapido ed immediato, ma il rischio di fare qualche errore si riduce notevolmente. D'altra parte con il pirografo è necessario adottare alcuni accortezze che sono indispensabili se vogliamo arrivare al risultato senza danneggiare la plastica.

Come proteggere il piano di lavoro

La maggior parte dell'attività hobbistica che faccio, la eseguo su un tappeto da taglio. Dovendo però usare il pirografo, volevo evitare il contatto diretto della punta con la sua superficie. Per lavorare in sicurezza senza danneggiare nulla, è stato sufficiente un pezzo di carta da forno e un comune foglio per stampante A4 riciclato. Naturalmente va anche tenuto presente che questa protezione si dimostra sufficiente solo se il contatto con la punta del pirografo è limitato a frazioni di secondi, così come si vede nel video.

La giusta velocità

La velocità con cui viene fatta scorrere la punta del pirografo sulla plastica, è una variabile che discrimina il buon risultato dal fallimento. Ma ovviamente non è la sola variabile in gioco, un secondo parametro fondamentale è anche lo spessore della plastica. Più sottile è la plastica, più veloce deve essere il passaggio della punta. Difficile stabilire da subito la "giusta velocità", si può solo andare per tentativi, almeno le prime volte quando non si conosce il comportamento dello strumento e la resa del materiale. Il consiglio ovviamente è partire con passaggi veloci, quel che può succedere è che i fogli non riescano a saldarsi, se così è basta ripetere il passaggio rallentando leggermente, fino a quando si individua la velocità ottimale. Se invece partite con passaggi lenti, il rischio che si corre è fondere eccessivamente la plastica fino a "tagliarla"... A questo punto il danno è fatto e non c'è rimedio.

Come partire e finire

Potrà sembrare banale, ma partire nel modo giusto fa una gran differenza, questo perchè dobbiamo sempre tener presente che la punta del pirografo è molto calda e basta veramente poco per fondere e bucare la plastica. Una prima regola importante da seguire è quella di non appoggiare mai la punta direttamente sulla plastica in fase di "partenza", quella frazione di secondo in cui la punta rimane ferma sulla plastica, è sufficiente a fare il danno. La punta quando tocca la plastica deve essere sempre in movimento e per arrivare a questo risultato, bisogna iniziare appoggiando la punta del pirografo fuori dalla superficie della plastica e raggiungerla facendoci scorrere sopra la punta. La stessa avvertenza vale per il punto di "arrivo" del pirografo, il punto di arresto di una saldatura non deve mai avvenire sulla plastica... Ricordate che la punta deve essere sempre in movimento. Per risolvere quest'ultimo problema, rimando al paragrafo "Le maschere per saldature su area limitata".
Dove appoggiare la punta del Pirografo

Le maschere per saldature su area limitata

Il suggerimento dato al paragrafo precedente, funziona ottimamente se la saldatura interessa tutta la lunghezza dei fogli di plastica, ma ci porta subito ad individuarne un limite, quando ad esempio c'è la necessità di tracciare una saldatura che va dal punto A al punto B, ed entrambi si trovano sulla plastica.
In questo caso è necessario ricorrere a delle "mascherine" per coprire quelle parti di plastica che non devono essere saldate e vanno protette dal passaggio della punta. Molto banalmente, le mascherine che ho usato, altro non sono che i soliti fogli A4 di carta riciclata. 
Mascherare le parti da non saldare

Risorse online

  • Il video tutorial su Youtube:  "È  possibile usare un Pirografo per saldare fogli di plastica come fa il 'Photo Sleeve Fuse'?"        

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  • Il video tutorial su Youtube:  "Compatibilità tra le punte "Photo Sleeve Fuse" della "We R Memory Keepers" e Pirografo della LIDL
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