Introduzione al Papermaking. Tecnica per fare la carta a mano

Introduzione al Papermaking. Tecnica per fare la carta a mano

Nonostante le nuove tecnologie e la digitalizzazione delle informazioni, la carta rimane oggi un materiale ancora molto presente e utilizzato in tantissimi ambiti. Caratterizzata da una varietà, una ricchezza di tipologie e impieghi che forse pochi altri materiali possono vantare, la carta è strettamente legata con il mondo della creatività e dell'hobbistica.
Un aspetto decisamente stimolante è rappresentato dalla possibilità di fare la carta a mano, si possono ottenere risultati sorprendenti, la carta fatta a mano infatti possiede un proprio fascino che la carta prodotta industrialmente difficilmente è in grado di eguagliare. Ogni foglio si presenta unico, diverso in ogni suo punto, ogni foglio racconta una propria storia:  i segni lasciati dalla rete del telaio, quei frammenti che "affiorano" a volte piccole lettere di un testo, a volte minuscole parti colorate di foto, illustrazioni o di qualche altro inserto...

Affascinato dalle potenzialità della carta fatta a mano, mi sono procurato tutto il necessario ed ho iniziato le mie prime prove, i fogli ottenuti con il loro aspetto irregolare nei bordi così come su tutta la superficie, la porosità e ruvidezza al tatto, danno subito una grande soddisfazione e la voglia di buttarsi in nuove sperimentazioni.

In questo post non troverete un tutorial che spiega come fare un foglio di carta, ma solo le prime indicazioni su cosa serve per cominciare a fare papermaking e dunque gli strumenti essenziali per iniziare e il materiale da utilizzare. Come vedrete, nei miei tutorials utilizzerò principalmente carta riciclata e in alcune occasioni anche carta nuova.

Avrete certamente intuito, che per fare la carta non si parte da una materia A per arrivare ad un prodotto finito B completamente diverso. Oggi la carta si ottiene dalla cellulosa, ma i processi industriali per la lavorazione sono piuttosto complessi e difficilmente realizzabili in casa. Tuttavia in tempi lontani la carta si otteneva da stracci di fibre naturali come cotone, lino, canapa... Anche questa via però è difficilmente percorribile per chi pratica l'handmade, ma solo per un problema di reperibilità, infatti riuscire a raccogliere vecchi panni di fibre naturali (quindi non acriliche o sintetiche) in gran quantità non è cosa semplice. Ed ecco allora che la via più facile è quella di utilizzare la carta... Partire dalla carta per arrivare ancora a della carta, materia prima e "prodotto finito" coincidono. Nella realtà più che "fare la carta" bisognerebbe parlare di "trasformazione della carta", ma alla fine queste sono solo sottigliezze, perché ciò che si ottiene, acquista caratteristiche nuove e si differenzia notevolmente dal materiale di partenza, riciclato o meno che sia.

Materiali

Siamo circondati da carta e recuperarne un certo quantitativo per iniziare le prime prove di papermaking non sarà difficile.  Le scelte possibili sono diverse: carta nuova, carta riciclata, polpa di abaca o cotone... Per chi sceglie la carta nuova, l'opzione migliore è rappresentata dalle confezioni da 500 fogli di carta bianca da 80 gr, il classico formato A4 usato da fotocopiatrici e stampanti. Le cartiere tuttavia mettono in commercio anche fogli colorati distinti in tinte forti/vivaci  e tenui, anche queste vendute in risme di colori singoli o multipli. Per quanto riguarda la polpa di cotone ed abaca, ne ho sentito parlare e so che viene venduta (ma non l'ho mai cercata), rappresenta certamente un materiale di alta qualità e pertanto il suo costo sarà altrettanto alto. Infine c'è la carta riciclata, l'opzione migliore dal mio punto di vista.
Ritengo che la scelta del materiale di partenza sia strettamente legato alla tipologia di progetto, al desiderio/gusto personale. Se ad esempio qualcuno volesse realizzare i biglietti di invito delle proprie nozze, potrebbe anche valutare una spesa in polpa di cotone.
Per quanto riguarda la carta riciclata, la maggior parte è adatta allo scopo, esclusa la carta patinata che va dunque scatata a causa di certe sostanze utilizzate per renderla liscia. A questo punto non resta che armarsi di po' di pazienza, la pazienza di raccogliere e mettere da parte la carta. 

Ecco un elenco che aiuta la ricerca e la raccolta:
  • Giornali e quotidiani
  • Riviste e settimanali
  • Libri, se in condizioni irrecuperabili...
  • Fumetti, se in condizioni disastrate e irrecuperabili...
  • Fogli A4 provenienti da vecchie fotocopie, stampe scartate o sbagliate, materiale da ufficio che non serve più, vecchi appunti universitari
  • Guide di elettrodomestici e manuali vari di oggetti che sono stati buttati via
  • Vecchi block notes e quaderni che non sono più utili
  • Vecchi calendari
  • Vecchie agende
  • Volantini promozionali di discount, centri commerciali e negozi vari
  • Vario materiale promozionale e pubblicitario che si trova in giro  nelle città, stazioni ferroviarie, ospedali, bar, alberghi...
  • Carta da pacchi
  • Carta regalo. Ritagli avanzati dopo l'impacchettamento. Recupero dopo spacchettamento
  • Buste da lettera
  • Post-it da buttare
  • Schedine giocate di enalotto superenalotto...
  • Bustine di tè, camomilla e tisane varie
  • Biglietti da visita che non servono più

Strumenti

Per fare la carta a mano sono necessari alcuni oggetti, alcuni sono di uso comune perciò forse già li avete in casa, altri dovrete procurarveli. Uno strumento in particolare è fondamentale, si tratta del telaio che si può comprare o autocostruire.
  • Il telaio composto da forma e cascio, è indispensabile per "formare" i fogli.
  • Bacinella di dimensioni opportune, serve per contenere acqua mista a polpa di carta.
  • Frullatore ad immersione o tradizionale (blender) per ridurre in polpa la carta. 
  • Secchio per far macerare la carta e frullarla.  
  • Vaschetta comoda per raccogliere la polpa  |  Va benissimo una comune vaschetta in plastica proveniente da confezioni di gelato
  • Dosatore per definire la quantità di acqua e polpa.  
  • Spugna per assorbire l'acqua dal foglio.
  • Cucchiaio di legno per mescolare la polpa che tende a depositarsi sul fondo della bacinella.
  • Feltri e/o stracci da usare come superfici sulle quali depositare i fogli e per assorbire l'acqua.
  • Tavole di legno per fare da pressa ed eliminare ulteriore acqua dai fogli (basta una tavola se si usano pesi. Servono 2 tavole se si usano i morsetti). La dimensione varia in base alla misura del telaio, in genere si consiglia una larghezza e lunghezza di almeno 5-6 cm superiore rispetto ai fogli che si intendono realizzare.
  • Morsetti o pesi per fare, insieme con le tavole, da pressa.
  • Colino  per raccogliere la polpa di carta e separarla dall'acqua.
  • Guanti per proteggere le mani (dall'acqua e dalle sostanze chimiche presenti nella carte negli inchiostri di stampa).
  • Spazzola per pulire stracci e feltri dai pezzetti di carta che rimangono attaccati una volta tolto il foglio asciutto.
  • Stendino e mollette per appendere e far asciugare i fogli
Strumenti: bacinella, secchio, frullatore, feltri, telaio, tavole, morsetti, spazola, spugna...

Tavole e morsetti

La carta fatta a mano è un materiale adatto a tutta una serie di creazioni fai da te che spero di riuscire a proporvi in tutorials futuri. Il prossimo post su questo argomento, sarà dedicato alla realizzazione del telaio per Papermaking.

NOTA Quelli elencati sono solo gli strumenti essenziali. In futuro il numero potrebbe aumentare in base alle esigenze di progetto.

NOTA PAPERMAKING  Il termine inglese Papermaking indica letteralmente l'attività di fabbricazione della carta, ma in questo ambito hobbistico  assume una valenza "fai da te", allontanandosi dalla produzione industriale con la quale ha poco a che fare. Diversi testi in lingua inglese dedicati a questa attività manuale lo utilizzano.

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